mercoledì 20 ottobre 2010

11 febbraio 2010 - riflessione su intervento del sciare

11 febbraio 2010

riflessione su intervento del sciare 

Alla luce del fine settimana tragico che ha tinto di rosso la neve e che ha dato il via ad una serie di polemiche ed addirittura ad un emendamento che vorrebbe portare al divieto assoluto del fuori pista pena una multa, oltre a sanzioni più gravi ove previste, visto che consigliavo ai più esperti di non fare i pazzi sulle piste solo perchè si sento bravi ma di cimentarsi con le nere o con il fuori pista, a scanso di equivoci, non volevo dire di andare a fare i matti fuori dalle piste, per cui ora aggiungo:
fare il fuori pista ma con la testa!!!
E' necessario conoscere la montagna per prima cosa, informarsi sulla condizione della neve e sui rischi di valanga, attenersi alle indicazioni di divieto se ve ne sono, conoscere i propri limiti e non auto-sfidarsi che non si tratta di una passeggiata.
Inoltre per fare il fuori pista bisogna avere la giusta attrezzatura ma soprattutto fare attenzione quando si scia, la montagna non perdona.
Inoltre ritengo che un divieto assoluto di fare fuori pista o qualsiasi attività (sci alpinistico, ciaspolate..) al di fuori delle piste per evitare che qualcuno provochi delle valanghe è inutile e non risolverebbe il problema. Ve la vedete la guardia forestale, la polizia o i carabieri ad inseguire i sciatori fuori pista per fargli la multa?
Quindi credo non sia una cosa effettivamente realizzabile.
E poi il divieto di fare il fuori pista è come vietare l'uso dell'auto il sabato sera al fine di evitare le stragi del dopodiscoteca.
Non si può cercare di risolvere un problema con la repressione.
Questo lo dico riflettendo senza voler difendere nessuno e in parte senza cognizione di causa visto che io per prima non pratico lo sci-alpinismo o escursioni con le ciaspole, nè scio fuori pista, ma amo la montagna e la conosco.

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