martedì 5 luglio 2022

Accadde oggi: il bikini

Il sarto francese Louis Réard a Parigi nel 1946 introdusse ufficialmente il 5 luglio il bikini.
Questo costume che lasciava scoperto l’ombelico era un azzardo talmente spinto per l’epoca che, quando volle esibirlo in una sfilata alla piscina Molitor di Parigi, nessuna modella si prestò a indossarlo. Réard dovette ricorrere a una spogliarellista, Micheline Bernardini, che il 5 luglio sfiló in bikini, mostrandolo per la prima volta alle fotocamere.
Il nome richiama l'atollo di Bikini nelle Isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano esperimenti nucleari: Reard riteneva che l'introduzione del nuovo tipo di costume avrebbe avuto effetti esplosivi e dirompenti.

In realtà l’idea non era nuovissima, infatti,nei mosaici di Piazza Armerina, in Sicilia si può vedere un bikini dell’antica Roma


Nel 1950 vista la sua diffusione, le spiagge italiane furono battute da poliziotti per misurare con il metro i bikini delle signore, per questione di pubblico decoro. 
Il due pezzi poteva essere indossato solo se le mutandine fossero stata abbastanza grandi, almeno 40 centimetri, altrimenti era vietato.

In ogni caso, anche se era nelle giuste misure, visto che lasciava scoperto l'ombelico, veniva considerato scandaloso in diversi paesi come Spagna, Portogallo e, ovviamente, anche in Italia. 
In realtà anche negli Stati Uniti fu concesso solo in contesti privati, come le barche. 

E stiamo parlando solo di 72 anni fa!!!

domenica 1 maggio 2022

Zero sprechi in cucina: le bucce e gli scarti

Prima di andare avanti, una precisazione. Non ambisco ad essere la guru dell'utilizzo senza sprechi, anzi proprio l'opposto.

Ho la convinzione che tutto debba essere usato il meglio possibile e quindi sono da sempre e tutt'ora alla ricerca di idee, suggerimenti e consigli. Qui non voglio sbandierare la mia capacità, ma la mia ricerca e i piccoli trucchetti acquisiti che magari potrebbero essere utili ad altri. Ne sarei felice, perché se tutti sprechiamo meno, meno depauperiamo il nostro pianeta e meglio viviamo tutti. E nello stesso tempo magari potrei raccoglierne qui direttamente se qualcuno avesse qualche cosa da suggerire nei commenti.

Spesso tutti i miei accorgimenti mi arrivano da cose viste in casa fatte da mia nonna o mia mamma. Ma anche consigli di amiche e colleghe, oppure essere capitata per caso a determinati eventi è stato utile.  Anche se ultimamente internet mi viene molto d'aiuto. Basta fare la ricerca e trovi idee, consigli e ricette preziose. 

Ad esempio, per caso, ho trovato su internet la presentazione del 'Grande libro delle bucce' di Lisa Casali e questo mi ha aperto un nuovo mondo di opportunità e ho iniziato a leggere i suoi blog e i suoi libri. 

Ho scoperto così che qualcosa già facevo, tipo utilizzare il carciofo in tutto e per tutto o la parte verde del finocchio; qualcosa potevo migliorare, ad esempio sfruttare anche la buccia della zucca, già usavo i semi tostati come sano snack da sgranocchiare, mentre altro dovevo proprio imparare.

lunedì 11 aprile 2022

Zero sprechi in cucina: muffin banana e cioccolato

Nella mia cucina vige la regola tramandatami da mia nonna: il cibo non si spreca.

Cerco, pertanto, non solo di non buttare cibi, facendo attenzione a scadenze, a conservare al meglio quello che ho e a comprare quanto davvero consumiamo. Ma anche a scovare e seguire accorgimenti al fine di usare il più possibile le materie prime e, nel caso in cui mi ritrovo un surplus di un qualcosa o qualcosa in scadenza, di trovare la soluzione furba per conservarlo o mangiarlo diversamente.

A volte compro apposta la confezione 'famiglia' o frutta e verdura a cassetta per risparmiare o l'offerta al 50% perché vicino a scadenza. Poi cucino o monoporziono e poi surgelo, o faccio conserve o marmellate, o metto sott'olio e sott'aceto.

Certo mi ci è voluto del tempo per imparare, ma alla fine è una gran soddisfazione. Non solo si hanno notevoli risparmi di soldini, ma si riesce a fare la differenza anche per l'ambiente, non sprecando risorse ed energia. E inoltre mi ritrovo con cibi pronti surgelati, conserve, marmellate, verdure sott'olio... sane in quanto fatto tutto in casa.

A volte basta poco per trasformare un qualcosa da mangiare controvoglia in quanto non più troppo buono in qualcosa di sano e goloso. Da tempo, ad esempio, le banane troppo mature per essere mangiate non sono un problema, anzi diventano una golosa opportunità. Anche se faccio attenzione ogni tanto mi capita di ritrovarmi con una banana troppo matura, ancora buona ma stucchevole a mangiarla così..

..così la trasformo in muffin banana e cioccolato.

Anzi, se è tanto matura i muffin sono ancora più buoni!!



mercoledì 30 marzo 2022

Primavera

Periodo frenetico: bimbe, famiglia, nipotini, scuola, lavoro, piscina, ginnastica, yoga, sci, libri, due protesi dei nonni... 

Natale, capodanno, epifania ... L'autunno è finito da un pezzo e l'inverno da poco, siamo già in primavera.. siamo quasi a Pasqua e dall'ultimo post ne è passato di tempo. 

Ho ripreso a leggere nuovamente, non alla velocità con cui leggevo i libri prima dell'avvenuto delle mie follette, ma va bene così. L'importante aver ripreso anche se devo risicare il tempo qui è là. 

Prima andavo in biblioteca per le mie figlie, per uscirne con vari libri sotto braccio per loro e basta. Tanto non riuscivo a trovare il tempo per leggere, troppo di corsa e troppe cose da fare, ora invece oltre ai loro libri, in mezzo, ce n'è anche uno per me. Evvai!! 

Riesco a leggere solo in modo discontinuo, qui e là, quando capita, mai di sera che altrimenti mi ritrovo il libro sul naso, addormentata. Leggo mentre sono ai giardinetti e non ci sono mamme, sperando che loro non mi cerchino, spesso una vana speranza, o aspettando la più grande a lezione di nuoto - di tre quarti d'ora - la pausa ideale solo per velocissime commissioni e nulla più o per leggere!

Mi sono dedicata ad Isabel Allende leggendo la trilogia - a detta di Wikipedia ideale trilogia - quindi in ordine: La figlia della fortuna, Ritratto in seppia e La casa degli spiriti. Non avevo mai letto nulla di quest'autrice e devo dire che in moltissimi punti mi ha davvero preso, evocativa, con personaggi che saltano fuori dal libro, con atmosfere di un realismo magico da farmi continuare a leggere anche se dovevo smettere, pensando ancora una frase, ancora una pagina...

Ora sto leggendo 'Mi sa che fuori è primavera' di Concita De Gregorio. Bello, toccante, drammatico, commuovente, soprattutto perché è una storia vera. Con riflessioni profonde, forti ed intense. Sto però facendo un po' di fatica nel seguire la trama, in quanto è scritto in modo molto particolare: discontinuo, disarticolato, con balzi avanti e indietro della storia. A volte faccio fatica a riprendere il bandolo della matassa e a capire chi è la voce narrante, forse anche perché non ho modo e tempo di leggerne un pezzetto tutti i giorni e, quando passano anche tre giorni, mi perdo alla grande dei dettagli letti in precedenza che però subito non ricordo e che magari ti aiutano a comprendere il dopo o il prima, in quanto slegato. 

Comunque un libro ricco di spunti di riflessione, mi ha colpito in particolare la frase in copertina:

Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.