hola... hallo... ciao....
¡ ¡ ¡Hola à todos!!!
Hallo!!!
Ho disteso le ali e ho volato qui e là… o meglio prima mi sono appollaiata sulla moto del mio lui e siamo partiti alla volta della Spagna, dopodiché non contenti siamo andati con la banda in trasferta per un concerto in Germania a Villingen tre giorni!!
Davvero fantastico!!!!!!!!!!
Purtroppo ora mi ritrovo bloccata a casa con un terribile mal di gola, raffreddore, tosse e qualche righetta di febbre! L’aria condizionata sfortunatamente mi ha colpita, accidenti. E ora con la mente voglio ritornare al mio bellissimo viaggetto, per riuscire almeno con il pensiero ad evadere così da queste quattro mura.
Allora partendo dall'inizio il 30 aprile siamo andati a Genova per imbarcare noi e la moto, destinazione Barcellona! Da lì è partito il nostro viaggio per l’Andalucía: Ubeda, Jean, Granada, Siviglia, Cadice, Tarifa, Gibilterra, Marbella per poi puntare verso Valencia e di nuovo Barcellona.
Quest’anno abbiamo infatti deciso di visitare un altro pezzetto di Spagna e per noi questa vacanza rappresenta le nostre ferie con la f maiuscola, tutti le fanno in estate noi invece le abbiamo anticipate.
Merita davvero di essere scoperta questa terra, nella quale si riesce ancora a respirare la tradizione, la cultura, lo spirito spagnolo al ritmo di flamenco. Ne sono stata conquistata!!!
Non voglio bloggare il mio diario di viaggio, non voglio consigliarvi posti e luoghi da vedere e visitare, per quello basta una buona guida, e se avete bisogno basta chiedermelo di persona, a tutti posso solo dire che ci è piaciuto tutto quello che abbiamo visto e che abbiamo fatto!!!
Abbiamo visto tante belle cose, l’Alhambra a Granada è spettacolare, ma anche l’Alcazaba a Siviglia, particolare è stata la visita alla Rocca di Gibilterra con le scimmie libere, bellissimi sono i cavalli spagnoli, e molto altro ancora!!!
..magari con un pò più di tempo riesco anche a caricare qualche fotina...
Abbiamo mangiato bene (ma a dir la verità io mangio davvero di tutto per cui non faccio tanto testo) e abbiamo pernottato negli hostal, che non sono ostelli della gioventù ma pensioni, spesso a carattere familiare, con prezzi abbordabili e con un buon rapporto qualità/prezzo, a volte spartane ma pulite e decenti. A Granada, ad esempio, siamo stati dall’Hostal Rodri dove ci siamo trovati davvero molto bene, con camere da far invidia ad un albergo tre-quattro stelle, tra l’altro il proprietario parla molto bene l’inglese e si è adoperato molto per consigliarci cosa fare e cosa vedere per la città, indicandoci i posti più caratteristici per mangiare, per assistere al flamenco, i migliori bagni turchi, dove assaggiare il cioccolato con i churros,...
Per fortuna non abbiamo preso pioggia, anzi la prima settimana è stata spettacolare, poi quando avremmo dovuto fare un po’ di spiaggia abbiamo dovuto cambiare programmi, tagliando le giornate al mare ed anticipando il rientro a Barcellona inseguiti dal brutto tempo, anche se qualche oretta l’abbiamo passata sia su una spiaggia lambita dall’Oceano, sia su una spiaggia del nostro Mar Mediterraneo, ma non abbiamo avuto il coraggio di fare il bagno, ancora troppo fredda!
Dopo essere stata in città come Granada o Siviglia nelle quali il vestito tipico spagnolo viene ancora indossato come vestito della domenica e delle feste o in cittadine più piccole nel cuore di questa regione nelle quali alla sera si va in giro ancora a cavallo, camminare per Barcellona fa uno strano effetto, un contrasto stridente e si riesce a capire che la vera Spagna è fuori da lì, in quanto Barcellona per quanto bella ed affascinante è pur sempre una città europeizzata!
Abbiamo incontrato sia persone simpatiche e cordiali sia quelle un pò scontrosette! È stato divertente cercare di fare discorsi in spagnolo, pur non sapendo che alcune parole in spagnolo ci impegnavamo a socializzare!! Chissà che risate si facevano alle nostro spalle, sia io che il mio compañero capiamo molto bene quello che ci viene detto ma, al di là di prenotare una stanza o ordinare da mangiare, cose nelle quali ci riusciamo egregiamente, cercare di fare un qualsiasi tipo di discorso in spagnolo diventa davvero difficoltoso!!
E come al solito mi sono ripromessa di studiare un po’ questa lingua che mi piace un sacco ma so che come al solito il mio buon proposito finirà accantonato da qualche parte, sommerso dalle necessità impellenti di altre mille cose da fare e da studiare.
Purtroppo un contrattempo c’è stato: una multa!! Ma non pensate subito alle cose più semplici, non è per eccesso di velocità, né per parcheggio vietato, … il motivo della multa è stata semplicemente la mancanza della “I”, e sì, se si ha una targa che non riporta la “I” nelle bande laterali azzurre, anche se siamo nell’Unione Europea, continua ad esistere l’obbligo di attaccare la lettera dentro all'ovale della propria nazione (quindi per noi la “I”). Ma chi diavolo lo sapeva??!! Ed io che pensavo che quegli adesivi fossero ormai in pensione e che venissero attaccati solo così per sfizio mi sono dovuta ricredere. Sono ancora obbligatori!!
Così gli inflessibili poliziotti stradali spagnoli che ci hanno fermato ci hanno fatto una bella contravvenzione molto salata, 105 eurini!! cavolo, di sicuro volevano proprio farcela una multa, non hanno voluto sentire ragioni anzi ci hanno intimato di procuraci questo adesivo altrimenti rischiavamo di essere di nuovo fermati e multati… arghhh e tu valla a trovare una I in Spagna, ovunque (anche nei negozi di autoricambi o di targhe) avevano logicamente solo delle E!!!!!!
Il danno e pure la beffa: dopo due giorni di ricerche infruttuose ce la siamo disegnata con carta e pennerellone nero, poi con il nastro adesivo trasparente l’abbiamo plastificata e attaccata al baulotto! .. chi fa da sé…
Tra l’altro non è la prima volta che andiamo all’estero con la moto, vabbè…
Insomma però a parte questo tutto benissimo!!!
Dopo dodici giorni spagnoli e 3000 e rotti chilometri percorsi siamo ahimè dovuti tornare.
Ma a casa è stata una toccata e fuga, giusto il tempo per riprendere respiro, cambiare bagagli, farmi un disegno all’hennè e ripartire, questa volta in pullman con gli altri bandisti alla volta della Germania, di nuovo a Villingen, per un concerto! Anche questa volta ci siamo beccati la pioggia e purtroppo tutto non è andato per il verso giusto, però è stato lo stesso divertente, la compagnia fa davvero la differenza!
È stato buffo che appena sentivo parlare una lingua che non era italiano mi partiva in automatico il mio poco spagnolo che so.. diavolo!! Ma non ero in spagna ero in germania!! Tra l’altro di tedesco non so proprio nienteeee, ma proprio zero.. forse solo grazie e buon giorno… null’altro!!
L’aria condizionata del pullman del ritorno di domenica e anche quella del treno di lunedì al mio ritorno dal lavoro purtroppo mi hanno colpito duramente, e mi sono buscata un brutto raffreddore con febbriciattola.. oggi sto un pochino meglio tanto da riuscire a scrivere due righe.. e direi che di righe ne ho scritte anche più di due...quindi hasta la vista!!
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