giovedì 24 febbraio 2011

Valore di un sorriso

Un sorriso non costa nulla e produce molto.
Arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante
ma nel ricordo può essere eterno.


Nessuno è così ricco da poterne fare a meno
e nessuno è così povero da non meritarlo.
Creatore di felicità in casa, negli affari è un sostegno,
è il segno sensibile dell'amicizia profonda.


Un sorriso dà riposo alla stanchezza,
nello scoraggiamento rinnova il coraggio,
nella tristezza è consolazione,
è l'antidoto naturale di tutte le nostre pene.
Ma è bene che non si possa comperare,
né rubare, né prestare,
poiché solo ha valore dall'istante in cui si dona.


E se poi incontrerete talora
chi l'aspettato sorriso a voi non dona,
siate generosi e date il vostro,
Perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso
come chi ad altri non sa darlo.


Padre Federico Faber

lunedì 21 febbraio 2011

San Valentino e dintorni... 2

Io per prima sono poco romantica, nel senso che preferisco un fatto a mille parole e smancerie, ma di certo un pò di romanticheria non guasta.
Il fatto di festeggiare, di far sentire speciali la propria amata/il proprio amato non si deve ridurre ad una singola giornata! Questo era il senso del mio post.
Credo infatti che il rischio che San Valentino diventi per alcuni solo un obbligo e l'unico momento di 'festa' della coppia è alto.
Ogni giorno la pubblicità ci bombarda: compra questo; compra quello; con questo orologio sarai il più fico; con queste scarpe farai cadere gli uomini ai tuoi piedi; come fai a vivere senza il cellulare che fa anche il caffè? ….
Ovunque impazza il marketing, ma ancora di più sotto le feste.
La pubblicità è utile, l’anima del commercio; il vero marketing, quello davvero efficace, viene concepito dopo attenti studi sociologici, ciò che ne emerge in questi casi è spesso una cartina tornasole della società. Anche quelle pubblicità che vengono censurate o creano polemiche. Però a volte si possono dimostrare poco veritiere e i messaggi trasmessi divengono confusi e irreali. Ma questo è un altro discorso.
I momenti di festa diventano comandati, si fa leva sul senso del dovere, trasformando una cosa bella in un obbligo. E questo con la pubblicità e le promozioni.
Con San Valentino si rischia la depressione, non solo per i single, nelle vetrine fanno bella mostra di sé cuori e cuoricini, per non parlare dei fiori, cioccolatini, rose rosse, gioielli, orologi, cene a lume di candela organizzate nei locali con appositi menù sfornati per l’occasione…
Questa è una delle tante occasioni inventate per vendere.... che tristezza! Di per sé non sono così terribili, anzi possono essere una gradevole occasione per ricordarsi di una persona a noi speciale (amato/amata, nonna/nonno, mamma/papà, donna..) o per festeggiare qualcosa (Natale, Pasqua, carnevale, halloween) ma il loro contorno e il martellamento che portano è davvero estenuante!

lunedì 14 febbraio 2011

San Valentino e dintorni...

Avrei un sacco di cose da dire. A partire da San Valentino per finire di parlare del ruolo della donna di oggi.
E sono sicura che finirò con l’essere polemica…

Inizio da San Valentino.

La ritengo una festa commerciale, tutto si riduce al vile commercio, al vile denaro.
I sentimenti sono solo monetizzati e monetizzabili! Purtroppo!
Passiamo dai panettoni e dai regali natalizi, alle stelle filanti e alle maschere, toccando i cuori di san valentino per rotolare nelle uova di Pasqua, nei coniglietti e colombe. Poi la festa della mamma, la festa del papà, la festa dei nonni, la festa della donna… ebbbbastaaaa!
Bisogna tutti i giorni essere buoni, far sentire speciali il proprio lui, la propria lei, far sentire amati i propri genitori e i propri nonni. Sempre! Non solo il giorno della festa!
Non voglio demonizzare queste feste, non dico che le odio, ma semplicemente che non è giusto ridursi solo a quella festa per fare qualcosa di carino per qualcun altro/qualcun’altra!
Poi per il ruolo della donna.. beh nella società di oggi è difficile essere donna, come credo sia difficile essere uomo… i ruoli sono definiti in modo diverso rispetto al passato e si cozza con la tradizione, con il modello dei nostri nonni, dei nostri genitori. La donna a seconda dei casi è un pezzo di carne, un oggetto, un’isterica, una super mamma in carriera che non ha un secondo neanche per dormire, … una donna.
Cosa significa essere una donna oggi???
Niente e tutto…

venerdì 11 febbraio 2011

Cambiamento lavorativo anche se transitorio!


Il cambiamento nella mia vita c’è stato.
Una modifica radicale delle mie abitudini giornaliere. Purtroppo si tratta di una cosa transitoria che durerà per un po’ e poi si vedrà, sperando in una proroga. Comunque mi va più che bene perché mi porta ad avere più tempo per me. In pratica per ora non pendolo più, per ora.. mi devo ripetere per ora, perché non è nulla di definitivo.. per ora la mia sede lavorativa coincide con la città in cui vivo.
È tutto cambiato in un mese e ancora non mi sembra vero.
Ormai ci avevo fatto l’abitudine. Sveglia presto, treno ad andare e tornare con tutti gli annessi e connessi.
Da un lato era perfino divertente ma molto molto stancante e anche aleatorio perché dipendi totalmente dai mezzi pubblici, per cui devi sottostare a scioperi, ritardi e soppressioni che sono sempre all’ordine del giorno!
Ora invece vado al lavoro a piedi e ancora non mi sembra vero.
In questo fine settimana potrò festeggiare ma dovrò pure riposare perché nonostante tutto sono stanchissima e continuo ad avere un forte mal di gola.

venerdì 4 febbraio 2011

Grandi cambiamenti in vista!


Un cambiamento nella mia vita, un cambiamento da tanto atteso ora è giunto e… io non ci posso ancora credere!
Di certo è un cambiamento positivo, tutto di guadagnato, chiudo una parentesi della mia vita per aprirne un’altra. Ne sono davvero felice anche se il lasciare un qualcosa che è stata la mia vita per così tanto tempo beh un po’ mi intristisce!
Eppoi è anche vero che … come dice quel detto? Ecco: ‘chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova’… comunque ne sono davvero felice e forse non ho ancora realizzato quanto si modificheranno le mie abitudini, quanto migliorerà la mia vita..
Non so.. boh vedremo!!!.. per ora penso solo a farmi passare un bruttissimo mal di gola… anziché parlare sembra che squittisco… che dura da lunedì, non ne posso più... perciò si prospetta un fine settimana di riposo e di tranquillità..o almeno lo spero!

martedì 1 febbraio 2011

..vietato l'ingresso ai ragni e ai visigoti...


Giosuè: Perché i cani e gli ebrei non possono entrare babbo?
Guido: Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare Giosuè, eh. Là c'è un negozio, là, c'è un ferramenta no, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli eh, eh... e coso là, c'è un farmacista no: ieri ero con un mio amico, un cinese che c'ha un canguro, dico "Si può entrare?", dice "No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo". Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh?!
Giosuè: Ma noi in libreria facciamo entrare tutti.
Guido: No, da domani ce lo scriviamo anche noi, guarda! Chi ti è antipatico a te?
Giosuè: I ragni. E a te?
Guido: A me... i visigoti! E da domani ce lo scriviamo: "Vietato l'ingresso ai ragni e ai visigoti". Oh! E mi hanno rotto le scatole 'sti visigoti, basta eh!

(da 'La vita è bella')