E se l'umanità finisce cosa resta? Gli esseri umani che la compongono dovrebbero coltivare la pace nel loro cuore senza passare dal conflitto... non so te ma io non riesco mai a capire come sia possibile difendere l'idea della pace mettendosi a distruggere la vita e il pianeta. Forse nessuno è abbastanza stanco di tutto questo dolore...
Beh vero anche questo... purtoppo la memoria corta è una brutta malattia. Sembra sempre che tutto debba accadere per forza e che non ci siano mai soluzioni alternative, ma più spesso è il dolore, quando ha radici profonde, a far agire per la via più breve. Per cercare di smettere di soffrire, per non dover più pensare si agisce gettandosi nella soluzione diretta, così tutta la memoria precedente si cancella, per il parossistico desiderio di andare subito oltre. Forse la guerra che nasce per disperazione ha un po' questo sapore, ma la cosa peggiore è che chi poi ne tira le fila quasi mai imbraccia un fucile... Ps: in verità non volevo firmarmi "anonimo", ti chiedo scusa, è che non riuscivo a commentare con la firma del mio blog, oggi ci riprovo :-)
Non ti preoccupare anche gli anonimi qui sono i benvenuti! :) ...ovvio, se fanno commenti intelligenti (anche in contrasto con le mie idee ma intelligenti)! Ma ora che c'è la tua firma mi permetti di conoscerti, quindi grazie non solo per il commento ma per l'incontro e la conoscenza. Cercherò di sorvolare il tuo spazio per trovare nuovi spunti di riflessione e meditazione. Benvenuta, mettiti comoda e sentiti libera di scrivere quanto vuoi!
E se l'umanità finisce cosa resta? Gli esseri umani che la compongono dovrebbero coltivare la pace nel loro cuore senza passare dal conflitto... non so te ma io non riesco mai a capire come sia possibile difendere l'idea della pace mettendosi a distruggere la vita e il pianeta. Forse nessuno è abbastanza stanco di tutto questo dolore...
RispondiEliminaBella riflessione.. non è che magari forse l'umanità ha la memoria corta? o forse chi soffre non è chi decide di andare in guerra?
RispondiEliminaBeh vero anche questo... purtoppo la memoria corta è una brutta malattia. Sembra sempre che tutto debba accadere per forza e che non ci siano mai soluzioni alternative, ma più spesso è il dolore, quando ha radici profonde, a far agire per la via più breve. Per cercare di smettere di soffrire, per non dover più pensare si agisce gettandosi nella soluzione diretta, così tutta la memoria precedente si cancella, per il parossistico desiderio di andare subito oltre. Forse la guerra che nasce per disperazione ha un po' questo sapore, ma la cosa peggiore è che chi poi ne tira le fila quasi mai imbraccia un fucile...
RispondiEliminaPs: in verità non volevo firmarmi "anonimo", ti chiedo scusa, è che non riuscivo a commentare con la firma del mio blog, oggi ci riprovo :-)
Non ti preoccupare anche gli anonimi qui sono i benvenuti! :) ...ovvio, se fanno commenti intelligenti (anche in contrasto con le mie idee ma intelligenti)!
RispondiEliminaMa ora che c'è la tua firma mi permetti di conoscerti, quindi grazie non solo per il commento ma per l'incontro e la conoscenza. Cercherò di sorvolare il tuo spazio per trovare nuovi spunti di riflessione e meditazione.
Benvenuta, mettiti comoda e sentiti libera di scrivere quanto vuoi!