Panificare è per me una marea di ricordi, perché quando lo faccio rivedo mia nonna, lei che impasta, noi che la aiutavamo, mia mamma che infornava il pane o la pizza o la focaccia, il profumo che inebriante raggiungeva ogni angolo della casa, i racconti della nonna di quando con nonno vendeva il pane in bottega e del lavoro nel forno, i racconti di mia mamma che ha vissuto tutto ciò da piccola in quanto vivevano nel retrobottega ...
Mi vengono, poi, in mente le tavolate con i miei zii e cuginetti per la tradizionale pizza preNatale a cui mia nonna ci invitava, tutti stretti e tutti felici, per scambiarci gli auguri, storie, regali da mettere sotto l'albero, baci e abbracci.
La condivisione di portate preparate dalle tre famiglie che messe nel frigo di mia nonna o sul tavolo della sua cucina si confondevano, diventando un insieme inebriante di colori, sapori e profumi...
Quella serie di antipasti che anticipavano la pizza di nonna, il piatto forte della serata. Serata attesa per tutto il mese di dicembre, come fosse Natale, e immancabile ma speciale, perché capitava solo una volta all'anno ma era davvero voluta e condivisa.
La tavola della cucina tutta in disordine con piatti, coltelli, bicchieri puliti, con le pietanze da servire e poi con tutti i piatti spazzolati e sporchi dopo.
Noi bimbi che giocavano, ridevamo, ci rincorrevamo e ci litigavamo per ogni dove della casa di nonna. E poi il richiamo: 'A tavola!!', anzi i richiami a più voci di nonna, nonno, mamma, papà e zii e zie: 'A lavarsi le mani e a tavola!' 'Bimbi a tavola!' 'E' pronta!' 'A lavarsi le mani!' 'Veloci. A tavola!'.... e il prendere posto a tavola in modo disordinato e rumoroso 'Tu qui' 'No tu là' 'Sì, mettiti vicino a zia' 'Tu vicino a me' 'Posso mettermi vicino a papà?'...
L'andirivieni delle portate e dei piatti lungo il corridoio dalla cucina alla sala, avanti e indietro, avanti e indietro, tra chiacchiere e brindisi.
E poi arrivavano le pizze!!!
Le pizze sfornate una dopo l'altra, non mancava mai quella con i funghetti che piaceva tanto a noi bambini, oppure quella con l'aglio e le acciughe senza la mozzarella per mio zio.
Per finire l'immancabile e squisita macedonia di Natale che nonna preparava con le noci e le mandorle pazientemente sbucciate, le arance, le mele tagliate piccole piccole, il succo di arancia e anche un pò di liquore. Già qualche giorno prima iniziava con la frutta secca, seduta al tavolo della cucina, a sgusciarla, metterla nell'acqua tiepida e con tanta calma e precisione a togliere le buccette. Ancora non sono riuscita a replicarla così bene.
Ringrazio la mia famiglia per avermi donato tantissime cose, insegnamenti ed esperienze; ringrazio anche per tutti questi meravigliosi ricordi che serbo nel mio cuore come un tesoro. 💓
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