Da bimbi è facile entrare nel giusto spirito natalizio.
Da adulti il rischio di non sentire il Natale esiste.
E poi c’è il rischio di perdere di vista il vero significato del Natale.
Di entrare in un vortice di pensieri di puro consumismo e convenienza. Fare i regali intesi non come doni ma come obblighi. Fare gli auguri a denti stretti alle persone con cui non scambi manco un ciao durante tutto l’anno. Fare gli auguri anche a chi non conosci tanto per farli.
Diventa purtroppo una questione di correttezza morale. Si fa perché si deve e non perché si ha la voglia di fare.
Da adulti… perché le cose si complicano così?
Di sto periodo poi si perdono di vista le persone. Si è talmente indaffarati che si finisce per ‘rimbalzare’ da un posto all’altro, contro un e contro l’altro senza manco accorgersi di chi ci sta attorno.
Tutti impazziti…
Io non voglio entrare in questo vortice. E ci riesco facilmente.
Non ho il tempo per stare dietro alle ipocrisie, agli auguri tanto per… ai regali obbligati.. il mio tempo lo investo in cose sentite realmente.
Il difficile per me ora è risentire il senso del Natale.
Quel senso di gioia e felicità. Cosa non facile. Ci sto provando.
Tanto per intanto l’alberello è stato fatto e piazzato in bella mostra nella sala. E sotto qualche dono c’è già, mentre a fianco i doni pronti da donare alle persone a cui voglio bene.. e non perché sono da fare ma perché voglio farli.
Ho anche fatto ben due presepi!!!!!!!!!
Il trucco? Sono belli pronti solo da tirare fuori dalla loro scatoletta.
Entrambi mi sono stati donati e guardandoli vedo davvero lo spirito natalizio!
Ora devo solo riuscire a farlo entrare nel mio animo.
Quest’anno il Natale poi assume per me una piega un po’ melanconica, ma cercherò di renderlo più gioioso possibile. O almeno questo è il mio buon proposito.
L’anno scorso è stato un Natale fantastico con una sorpresa altrettanto fantastica.
E quest’anno chissà? Magari sarà stupendo…per ora io non lo so ancora.
