martedì 31 gennaio 2012

Neve....

Ed alla fine la neve è arrivata!!!
Mi devo adattare e affrontare la neve nella vita di tutti i giorni, tipo per andare al lavoro o a far la spesa...non come prima solo per andare a sciare o a divertirmi tirando palle di neve...o a fare i pupazzi di neve...o a vedere fioccare dalla finestra al calduccio con una bella tazza di cioccolata calda davanti alla stufa...
Qualcuno ha una slitta con una muta di cani da imprestarmi????  



mercoledì 25 gennaio 2012

La mia prima volta....

La mia prima volta ....
         ....ieri sera....
               .... con mio marito....
                       .....al ristorante giapponese!!!!
Ma che diavolo avevate pensato???!!!
         =) 

lunedì 16 gennaio 2012

Treni e ....pendolarismo!!

Il pendolarismo potrebbe essere accomunato ad una malattia, una volta presa si diventa immune a tante cose, si vede la vita sotto un diverso punto di vista, ci si abitua a percorrere km su km solo per andare a lavorare o a studiare, si vede il treno non come un semplice mezzo di trasporto della 'vacanza' ma come una cosa quotidiana.  E anche se la malattia del pendolarismo passa, dentro resta, anzi al momento in cui si dovesse riprendere a pendolare ci si scopre immunizzati!!!
Alla fine si è pendolari per necessità o per scelta tra poche opzioni, ma mai lo si diventa volutamente, infatti nessun bimbo/a ha mai pensato di dire "da grande farò il pendolare!!!". Semplicemente si accetta o si soccombe, allora si finisce per accettare la vita da pendolare con tutte le difficoltà e gli imprevisti del caso, cercando in essa qualcosa di positivo; sforzandosi non solo di sopravvivere ma di stare bene nonostante tutto.
Direi che a volte il pendolarismo porta a delle opportunità che altrimenti non si sarebbero colte, a delle esperienze di vita che non si sarebbero mai fatte, a conoscere persone che mai si avrebbe avuto modo di conoscere.
Gli incontri e le vicende che un pendolare ti può raccontare sono davvero inimmaginabili.
Chi non è stato pendolare non può capire certe cose, battute, problemi,....
E il pendolare una volta che non pendola più, alla fine dentro resta sempre un pendolare. Si può disabituare un pò, ma appena mette piede su un treno torna ad essere preponderante il suo pendolarismo.
Io non ho mai dato per scontato che i treni non facessero più parte della mia vita quotidiana, ora un modo o nell'altro sono di nuovo nella mia vita, non quotidiana ma pur sempre di pendolarismo del fine settimana.
Dopo non aver viaggiato per quasi un annetto l'impatto che ho avuto con i treni è stato alquanto strano, da una parte mi sembrava passato un secolo dall'altra no. Subito mi sono resa conto di quanto sia faticoso dipendere da qualcun altro, il primo sciopero che c'è stato mi ha preso totalmente impreparata...i primi ritardi dei treni mi hanno fatto infuriare....lo sporco, il freddo e il caldo mi hanno fatto lo sgambetto...
Ma poi, dopo poco, fortunatamente sono usciti gli anticorpi del pendolare, quelli che ti permettono di vivere al meglio la vita sui treni, senza arrabbiarsi troppo, con una capacità di adattamento degna di un esploratore...
In poco tempo ha ripreso vita il kit di sopravvivenza del pendolare; ho ritrovato: la capacità di riconoscere un altro\un'altra della stessa 'razza'; la flessibilità mentale e fisica di saltellare da un binario all'altro in scioltezza e velocità; il libro o tutto ciò che serve per passare utilmente il tempo;...
Il treno è tornato ad essere una cosa normale, quotidiana,...

lunedì 9 gennaio 2012

Breve sorvolo a...

Appena atterrata questa città crocevia di culture mi ha accolto con il suo freddo, i suoi profumi, i suoi sapori, le sue atmosfere suggestive.
In essa ho riabbracciato una persona e ho avuto modo di esplorare questa città così particolare con lei.
Il vecchio e il nuovo si mescola, donne velate passeggiano vicino a donne vestite all'occidentale, cellulari dell'ultima generazione spuntano dove non penseresti mai di vederli, uomini in giacca e cravatta in contrasto con uomini con la tunica e il berrettino.
La loro lingua è difficile, incomprensibile ma con una sonorità quasi musicale. Pochi sanno l'inglese e pochissimi lo sanno bene. Ma in un modo o nell'altro aiutandosi con i gesti ci si capisce. Vicino al bazar delle spezie abbiamo avuto un discorso senza frontiere con un anziano, non tutto abbiamo capito nè ci saremmo fatte capire ma qualcosa abbiamo compreso e di sicuro qualcosa anche lui ha capito, alla fine ci siamo salutati stringendoci la mano e con un gran sorriso.

In ogni dove però senti altri idiomi e vedi etnie diverse che si mescolano, turisti e non affollano le strade, i bazar, le piazze, il tram, le moschee, i locali,...
La gente e' cordiale e affabile, non siamo abituati a tante cortesie, a volte lo sono fin troppo e a volte sotto sotto hanno un proprio scopo personale. Eppure l'ospitalità per qualcuno di loro è davvero sacra ed è sincera e disinteressata.

 Basilica Cisterna

I minareti svettano su tutto e quando il mueezin chiama in preghiera il suo richiamo risuona e trova risposta. Inizia uno e ne risponde un altro e un altro ancora. Riprende il primo, ancora si sta spegnendo l'eco e riprende il secondo., il terzo..rimbalzando per ogni dove nell'intera città.
Te e narghile con i loro profumi sono inconfondibili.
I bazar brulicano di persone e di profumi e di colori. Vi sono in vendita prodotti conosciuti e altre impensabili come le sanguisughe.
Un quartiere è tale e quale al centro storico di Genova e dall'alto della Torre Galata ti sembra per un attimo di vedere la stazione di Brignole..
Purtroppo i giorni a nostra disposizione non sono stati tanti e le cose da vedere sono davvero parecchie ma abbiamo potuto avere un assaggio notevole di questa affascinante città.
Chissà magari un domani mi ritroverò a passeggiare nuovamente per le vie di Istanbul...